Calendario Liturgico Regionale Siciliano

 

Ciclo Festivo C - Ciclo Feriale Dispari

Colore :Viola

  • DOMENICA II di Quaresima
  • Domeniche di Quaresima e di Pasqua
  • Messa propria, si omette il Gloria, Credo, pref. di Quaresima
  • Letture : LEZ.FEST. Anno C (pag.87)
    Gen 15,5-12.17-18: Dio stipula l’alleanza con Abram fedele.
    Salmo 26: Il Signore è mia luce e mia salvezza
    Fil 3,17-4.1 (opp. 3,20-4,1): Cristo ci trasfigurerà nel suo corpo glorioso.
    Vangelo Lc 9,28b-36: Mentre Gesù pregava, il suo volto cambiò d’aspetto
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    Prima lettura

    Gen 15,5-12.17-18

    Dio stipula l’alleanza con Abram fedele.


    Dal libro della Gènesi

    In quei giorni, Dio condusse fuori Abram e gli disse: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle» e soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza». Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia.
    E gli disse: «Io sono il Signore, che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei per darti in possesso questa terra». Rispose: «Signore Dio, come potrò sapere che ne avrò il possesso?». Gli disse: «Prendimi una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un ariete di tre anni, una tortora e un colombo».
    Andò a prendere tutti questi animali, li divise in due e collocò ogni metà di fronte all’altra; non divise però gli uccelli. Gli uccelli rapaci calarono su quei cadaveri, ma Abram li scacciò.
    Mentre il sole stava per tramontare, un torpore cadde su Abram, ed ecco terrore e grande oscurità lo assalirono.
    Quando, tramontato il sole, si era fatto buio fitto, ecco un braciere fumante e una fiaccola ardente passare in mezzo agli animali divisi. In quel giorno il Signore concluse quest’alleanza con Abram:
    «Alla tua discendenza
    io do questa terra,
    dal fiume d’Egitto
    al grande fiume, il fiume Eufrate».

    Parola di Dio

    Salmo responsoriale

    Salmo 26

    Il Signore è mia luce e mia salvezza.

    R

    Il Signore è mia luce e mia salvezza:
    di chi avrò timore?
    Il Signore è difesa della mia vita:
    di chi avrò paura?

    R

    Ascolta, Signore, la mia voce.
    Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!
    Il mio cuore ripete il tuo invito:
    «Cercate il mio volto!».
    Il tuo volto, Signore, io cerco.

    R

    Non nascondermi il tuo volto,
    non respingere con ira il tuo servo.
    Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi,
    non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.

    R

    Sono certo di contemplare la bontà del Signore
    nella terra dei viventi.
    Spera nel Signore, sii forte,
    si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.

    R



    Seconda lettura

    Fil 3,17- 4,1

    Cristo ci trasfigurerà nel suo corpo glorioso.


    Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

    Fratelli, fatevi insieme miei imitatori e guardate quelli che si comportano secondo l’esempio che avete in noi. Perché molti – ve l’ho già detto più volte e ora, con le lacrime agli occhi, ve lo ripeto – si comportano da nemici della croce di Cristo. La loro sorte finale sarà la perdizione, il ventre è il loro dio. Si vantano di ciò di cui dovrebbero vergognarsi e non pensano che alle cose della terra.
    La nostra cittadinanza infatti è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che egli ha di sottomettere a sé tutte le cose.
    Perciò, fratelli miei carissimi e tanto desiderati, mia gioia e mia corona, rimanete in questo modo saldi nel Signore, carissimi!

    Parola di Dio.

    Forma breve (Fil 3, 20 – 4, 1):


    Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

    Fratelli, la nostra cittadinanza è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che egli ha di sottomettere a sé tutte le cose.
    Perciò, fratelli miei carissimi e tanto desiderati, mia gioia e mia corona, rimanete in questo modo saldi nel Signore, carissimi!

    Parola di Dio


    Canto al Vangelo (Mc 9,7)


    Lode e onore a te, Signore Gesù!

    Dalla nube luminosa, si udì la voce del Padre: «Questi è il mio Figlio, l’amato: ascoltatelo!».

    Lode e onore a te, Signore Gesù!


    Vangelo

    Lc 9,28-36

    Mentre Gesù pregava, il suo volto cambiò d’aspetto.


    + Dal Vangelo secondo Luca

    In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.
    Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.
    Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva.
    Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!».
    Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.

    Parola del Signore

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