Calendario Liturgico Regionale Siciliano

 

Ciclo Festivo A - Ciclo Feriale Dispari

Colore :Rosso

  • S.Giustino, martire
  • Memoria Obbligatoria
  • Messa a scelta
  • Letture : Sir 42,15-26: Della gloria del Signore sono piene le sue opere.
    Salmo 32: Dalla parola del Signore furono fatti i cieli
    Vangelo Mc 10,46-52: Rabbunì, che io veda di nuovo!
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    Prima lettura

    Sir 42,15-26

    Della gloria del Signore sono piene le sue opere.


    Dal libro del Siràcide

    Ricorderò ora le opere del Signore
    e descriverò quello che ho visto.
    Per le parole del Signore sussistono le sue opere,
    e il suo giudizio si compie secondo il suo volere.
    Il sole che risplende vede tutto,
    della gloria del Signore sono piene le sue opere.
    Neppure ai santi del Signore è dato
    di narrare tutte le sue meraviglie,
    che il Signore, l’Onnipotente, ha stabilito
    perché l’universo stesse saldo nella sua gloria.
    Egli scruta l’abisso e il cuore,
    e penetra tutti i loro segreti.
    L’Altissimo conosce tutta la scienza
    e osserva i segni dei tempi,
    annunciando le cose passate e future
    e svelando le tracce di quelle nascoste.
    Nessun pensiero gli sfugge,
    neppure una parola gli è nascosta.
    Ha disposto con ordine le meraviglie della sua sapienza,
    egli solo è da sempre e per sempre:
    nulla gli è aggiunto e nulla gli è tolto,
    non ha bisogno di alcun consigliere.
    Quanto sono amabili tutte le sue opere!
    E appena una scintilla se ne può osservare.
    Tutte queste cose hanno vita e resteranno per sempre
    per tutte le necessità, e tutte gli obbediscono.
    Tutte le cose sono a due a due, una di fronte all’altra,
    egli non ha fatto nulla d’incompleto.
    L’una conferma i pregi dell’altra:
    chi si sazierà di contemplare la sua gloria?

    Parola di Dio

    Salmo responsoriale

    Salmo 32

    Dalla parola del Signore furono fatti i cieli.

    R

    Lodate il Signore con la cetra,
    con l’arpa a dieci corde a lui cantate.
    Cantate al Signore un canto nuovo,
    con arte suonate la cetra e acclamate.

    R

    Perché retta è la parola del Signore
    e fedele ogni sua opera.
    Egli ama la giustizia e il diritto;
    dell’amore del Signore è piena la terra.

    R

    Dalla parola del Signore furono fatti i cieli,
    dal soffio della sua bocca ogni loro schiera.
    Come in un otre raccoglie le acque del mare,
    chiude in riserve gli abissi.

    R

    Tema il Signore tutta la terra,
    tremino davanti a lui gli abitanti del mondo,
    perché egli parlò e tutto fu creato,
    comandò e tutto fu compiuto.

    R




    Canto al Vangelo (Gv 8,12)


    Alleluia, alleluia.

    Io sono la luce del mondo, dice il Signore: chi segue me avrà la luce della vita.

    Alleluia.


    Vangelo

    Mc 10,46-52

    Rabbunì, che io veda di nuovo!


    + Dal Vangelo secondo Marco

    In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».
    Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
    Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
    Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.

    Parola del Signore

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