Calendario Liturgico Regionale Siciliano

 

Ciclo Festivo A - Ciclo Feriale Dispari

Colore :Verde

  • Lunedì della XXIV settimana del Tempo Ordinario
  • Ferie del tempo ordinario
  • Opp. Ss. Nome di Maria - Mem.fac.(bianco)
  • Letture : 1Cor 11,17-26.33: Se vi sono divisioni tra voi il vostro non è più un mangiare la cena del Signore.
    Salmo 39: Annunciate la morte del Signore, finché egli venga.
    Vangelo Lc 7,1-10: Neanche in Israele ho trovato una fede così grande.
    Oppure nella Messa del SS. Nome di Maria: LEZ.SANTI
    - Gal 4,4-7:Dio mandò il suo Figlio, nato da donna.
    - Salmo Lc 1,46-55: Il Signore si è ricordato della sua misericordia.
    - Vangelo Lc 1,39-47 L’anima mia magnifica il Signore
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    Prima lettura

    1Cor 11,17-26.33

    Se vi sono divisioni tra voi il vostro non è più un mangiare la cena del Signore.


    Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

    Fratelli, non posso lodarvi, perché vi riunite insieme non per il meglio, ma per il peggio.
    Innanzi tutto sento dire che, quando vi radunate in assemblea, vi sono divisioni tra voi, e in parte lo credo. È necessario infatti che sorgano fazioni tra voi, perché in mezzo a voi si manifestino quelli che hanno superato la prova.
    Quando dunque vi radunate insieme, il vostro non è più un mangiare la cena del Signore. Ciascuno infatti, quando siete a tavola, comincia a prendere il proprio pasto e così uno ha fame, l’altro è ubriaco. Non avete forse le vostre case per mangiare e per bere? O volete gettare il disprezzo sulla Chiesa di Dio e umiliare chi non ha niente? Che devo dirvi? Lodarvi? In questo non vi lodo!
    Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me». Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me». Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga.
    Perciò, fratelli miei, quando vi radunate per la cena, aspettatevi gli uni gli altri.

    Parola di Dio

    Salmo responsoriale

    Salmo 39

    Annunciate la morte del Signore, finché egli venga.

    R

    Sacrificio e offerta non gradisci,
    gli orecchi mi hai aperto,
    non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
    Allora ho detto: «Ecco, io vengo.

    R

    Nel rotolo del libro su di me è scritto
    di fare la tua volontà:
    mio Dio, questo io desidero;
    la tua legge è nel mio intimo».

    R

    Ho annunciato la tua giustizia
    nella grande assemblea;
    vedi: non tengo chiuse le labbra,
    Signore, tu lo sai.

    R

    Esultino e gioiscano in te
    quelli che ti cercano;
    dicano sempre: «Il Signore è grande!»
    quelli che amano la tua salvezza.

    R


    Canto al Vangelo (Gv 3,16)


    Alleluia, alleluia.

    Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito; chiunque crede in lui ha la vita eterna.

    Alleluia.

    Vangelo

    Lc 7,1-10

    Neanche in Israele ho trovato una fede così grande.


    + Dal Vangelo secondo Luca

    In quel tempo, Gesù, quando ebbe terminato di rivolgere tutte le sue parole al popolo che stava in ascolto, entrò in Cafàrnao.
    Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione l’aveva molto caro. Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo. Costoro, giunti da Gesù, lo supplicavano con insistenza: «Egli merita che tu gli conceda quello che chiede – dicevano –, perché ama il nostro popolo ed è stato lui a costruirci la sinagoga».
    Gesù si incamminò con loro. Non era ormai molto distante dalla casa, quando il centurione mandò alcuni amici a dirgli: «Signore, non disturbarti! Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; per questo io stesso non mi sono ritenuto degno di venire da te; ma di’ una parola e il mio servo sarà guarito. Anch’io infatti sono nella condizione di subalterno e ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».
    All’udire questo, Gesù lo ammirò e, volgendosi alla folla che lo seguiva, disse: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!». E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito.

    Parola del Signore

    h>Oppure nella Messa del SS Nome di Maria (BIANCO)

    (LEZ.SANTI)


    Prima Lettura

    Gal 4,4-7

    Dio mandò il suo Figlio, nato da donna.


    Dalla Lettera di San Paolo Apostolo ai Galati

    Fratelli, quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l'adozione a figli. E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: «Abbà! Padre!». Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio

    Parola di Dio


    Salmo responsoriale

    Lc 1,46-55

    Il Signore si è ricordato della sua misericordia.

    R

    L’anima mia magnifica il Signore
    e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
    perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
    D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

    R

    Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
    e Santo è il suo nome.
    Di generazione in generazione la sua misericordia
    per quelli che lo temono.

    R

    Ha rovesciato i potenti dai troni,
    ha innalzato gli umili;
    ha ricolmato di beni gli affamati,
    ha rimandato i ricchi a mani vuote.

    R

    Ha soccorso Israele, suo servo,
    ricordandosi della sua misericordia,
    come aveva detto ai nostri padri,
    per Abramo e la sua discendenza, per sempre.

    R


    Canto al Vangelo (Lc 6,23)


    Alleluia, alleluia.

    La Vergine Madre di Dio racchiude nel suo grembo colui che il mondo intero non può contenere.

    Alleluia.


    Vangelo

    Lc 1,39-47

    L'anima mia magnifica il Signore


    + Dal Vangelo secondo Luca

    In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore».
    Allora Maria disse:
    «L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore.

    Parola del Signore

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