Calendario Liturgico Regionale Siciliano

 

Ciclo Festivo A - Ciclo Feriale Dispari

Colore :Bianco

  • SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO
  • Solennità
  • Messa propria (p.287), Gloria, sequenza (facoltativa), Credo, pref. dell’Eucaristia
  • Letture : Gen 14,18-20 Offrì pane e vino.
    Salmo 109: Tu sei sacerdote per sempre, Cristo Signore.
    1Cor 11,23-26: Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore.
    Vangelo Lc 9,11-17 Tutti mangiarono a sazietà.
  •  

    Prima lettura

    Gen 14,18-20

    Offrì pane e vino.


    Dal libro della Gènesi

    In quei giorni, Melchìsedek, re di Salem, offrì pane e vino: era sacerdote del Dio altissimo e benedisse Abram con queste parole:
    «Sia benedetto Abram dal Dio altissimo,
    creatore del cielo e della terra,
    e benedetto sia il Dio altissimo,
    che ti ha messo in mano i tuoi nemici».
    E [Abramo] diede a lui la decima di tutto.

    Parola di Dio

    Salmo responsoriale

    Salmo 109

    Tu sei sacerdote per sempre, Cristo Signore.

    R

    Oracolo del Signore al mio signore:
    «Siedi alla mia destra
    finché io ponga i tuoi nemici
    a sgabello dei tuoi piedi».

    R

    Lo scettro del tuo potere
    stende il Signore da Sion:
    domina in mezzo ai tuoi nemici!

    R

    A te il principato
    nel giorno della tua potenza
    tra santi splendori;
    dal seno dell’aurora,
    come rugiada, io ti ho generato.

    R

    Il Signore ha giurato e non si pente:
    «Tu sei sacerdote per sempre
    al modo di Melchìsedek».

    R



    Seconda lettura

    1Cor 11,23-26

    Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore.


    Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

    Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me».
    Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me».
    Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga.

    Parola di Dio

    Sequenza (facoltativa)


    [Sion, loda il Salvatore,
    la tua guida, il tuo pastore
    con inni e cantici.

    Impegna tutto il tuo fervore:
    egli supera ogni lode,
    non vi è canto che sia degno.

    Pane vivo, che dà vita:
    questo è tema del tuo canto,
    oggetto della lode.

    Veramente fu donato
    agli apostoli riuniti
    in fraterna e sacra cena.

    Lode piena e risonante,
    gioia nobile e serena
    sgorghi oggi dallo spirito.

    Questa è la festa solenne
    nella quale celebriamo
    la prima sacra cena.

    È il banchetto del nuovo Re,
    nuova Pasqua, nuova legge;
    e l'antico è giunto a termine.

    Cede al nuovo il rito antico,
    la realtà disperde l'ombra:
    luce, non più tenebra.

    Cristo lascia in sua memoria
    ciò che ha fatto nella cena:
    noi lo rinnoviamo.

    Obbedienti al suo comando,
    consacriamo il pane e il vino,
    ostia di salvezza.

    È certezza a noi cristiani:
    si trasforma il pane in carne,
    si fa sangue il vino.

    Tu non vedi, non comprendi,
    ma la fede ti conferma,
    oltre la natura.

    È un segno ciò che appare:
    nasconde nel mistero
    realtà sublimi.

    Mangi carne, bevi sangue;
    ma rimane Cristo intero
    in ciascuna specie.

    Chi ne mangia non lo spezza,
    né separa, né divide:
    intatto lo riceve.

    Siano uno, siano mille,
    ugualmente lo ricevono:
    mai è consumato.

    Vanno i buoni, vanno gli empi;
    ma diversa ne è la sorte:
    vita o morte provoca.

    Vita ai buoni, morte agli empi:
    nella stessa comunione
    ben diverso è l’esito!

    Quando spezzi il sacramento
    non temere, ma ricorda:
    Cristo è tanto in ogni parte,
    quanto nell’intero.

    È diviso solo il segno
    non si tocca la sostanza;
    nulla è diminuito
    della sua persona.]

    Ecco il pane degli angeli,
    pane dei pellegrini,
    vero pane dei figli:
    non dev’essere gettato.

    Con i simboli è annunziato,
    in Isacco dato a morte,
    nell'agnello della Pasqua,
    nella manna data ai padri.

    Buon pastore, vero pane,
    o Gesù, pietà di noi:
    nutrici e difendici,
    portaci ai beni eterni
    nella terra dei viventi.

    Tu che tutto sai e puoi,
    che ci nutri sulla terra,
    conduci i tuoi fratelli
    alla tavola del cielo
    nella gioia dei tuoi santi.

    Canto al Vangelo (Gv 6,51)


    Alleluia, alleluia.

    Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore, se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.

    Alleluia.

    Vangelo

    Lc 9,11-17

    Tutti mangiarono a sazietà.


    + Dal Vangelo secondo Luca

    In quel tempo, Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure.
    Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta».
    Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C’erano infatti circa cinquemila uomini.
    Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». Fecero così e li fecero sedere tutti quanti.
    Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla.
    Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.

    Parola del Signore

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