Calendario Liturgico Regionale Siciliano

 

Ciclo Festivo A - Ciclo Feriale Dispari

Colore :Verde

  • Venerdì della XI settimana del Tempo Ordinario
  • Ferie del tempo ordinario
  • Messa a Scelta
  • Letture : 2Re 11,1-4.9-18.20: Unsero Ioas e acclamarono: Viva il re!.
    Salmo 131: Il Signore ha scelto Sion, l’ha voluta per sua residenza.
    Vangelo Mt 6,19-23: Dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
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    Prima lettura

    2Re 11,1-4.9-18.20

    Unsero Ioas e acclamarono: Viva il re!.


    Dal secondo libro dei Re

    In quei giorni, Atalìa, madre di Acazìa, visto che era morto suo figlio, si accinse a sterminare tutta la discendenza regale. Ma Ioseba, figlia del re Ioram e sorella di Acazìa, prese Ioas, figlio di Acazìa, sottraendolo ai figli del re destinati alla morte, e lo portò assieme alla sua nutrice nella camera dei letti; lo nascose così ad Atalìa ed egli non fu messo a morte. Rimase nascosto presso di lei nel tempio del Signore per sei anni; intanto Atalìa regnava sul paese.
    Il settimo anno Ioiadà mandò a chiamare i comandanti delle centinaia dei Carii e delle guardie e li fece venire presso di sé nel tempio del Signore. Egli concluse con loro un’alleanza, facendoli giurare nel tempio del Signore; quindi mostrò loro il figlio del re. I comandanti delle centinaia fecero quanto aveva disposto il sacerdote Ioiadà. Ognuno prese i suoi uomini, quelli che entravano in servizio il sabato e quelli che smontavano il sabato, e andarono dal sacerdote Ioiadà. Il sacerdote consegnò ai comandanti di centinaia lance e scudi, già appartenenti al re Davide, che erano nel tempio del Signore. Le guardie, ognuno con l’arma in pugno, si disposero dall’angolo destro del tempio fino all’angolo sinistro, lungo l’altare e l’edificio, in modo da circondare il re. Allora Ioiadà fece uscire il figlio del re e gli consegnò il diadema e il mandato; lo proclamarono re e lo unsero. Gli astanti batterono le mani e acclamarono: «Viva il re!».
    Quando sentì il clamore delle guardie e del popolo, Atalìa si presentò al popolo nel tempio del Signore. Guardò, ed ecco che il re stava presso la colonna secondo l’usanza, i comandanti e i trombettieri erano presso il re, mentre tutto il popolo della terra era in festa e suonava le trombe. Atalìa si stracciò le vesti e gridò: «Congiura, congiura!». Il sacerdote Ioiadà ordinò ai comandanti delle centinaia, preposti all’esercito: «Conducetela fuori in mezzo alle file e chiunque la segue venga ucciso di spada». Il sacerdote infatti aveva detto: «Non sia uccisa nel tempio del Signore». Le misero addosso le mani ed essa raggiunse la reggia attraverso l’ingresso dei Cavalli e là fu uccisa.
    Ioiadà concluse un’alleanza fra il Signore, il re e il popolo, affinché fosse il popolo del Signore, e così pure fra il re e il popolo. Tutto il popolo della terra entrò nel tempio di Baal e lo demolì, ne fece a pezzi completamente gli altari e le immagini e ammazzò Mattàn, sacerdote di Baal, davanti agli altari. Il sacerdote Ioiadà mise sorveglianti al tempio del Signore.
    Tutto il popolo della terra era in festa e la città rimase tranquilla: Atalìa era stata uccisa con la spada nella reggia.

    Parola di Dio

    Salmo responsoriale

    Salmo 131

    Il Signore ha scelto Sion, l’ha voluta per sua residenza.

    R

    Il Signore ha giurato a Davide,
    promessa da cui non torna indietro:
    «Il frutto delle tue viscere
    io metterò sul tuo trono!

    R

    Se i tuoi figli osserveranno la mia alleanza
    e i precetti che insegnerò loro,
    anche i loro figli per sempre
    siederanno sul tuo trono».

    R

    Sì, il Signore ha scelto Sion,
    l’ha voluta per sua residenza:
    «Questo sarà il luogo del mio riposo per sempre:
    qui risiederò, perché l’ho voluto.

    R

    Là farò germogliare una potenza per Davide,
    preparerò una lampada per il mio consacrato.
    Rivestirò di vergogna i suoi nemici,
    mentre su di lui fiorirà la sua corona».

    R


    Canto al Vangelo (Mt 5,3)


    Alleluia, alleluia.

    Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.

    Alleluia.

    Vangelo

    Mt 6,19-23

    Dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.


    + Dal Vangelo secondo Matteo

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
    «Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
    La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!».

    Parola del Signore

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