Calendario Liturgico Regionale Siciliano

 

Ciclo Festivo A - Ciclo Feriale Dispari

Colore :Verde

  • Sabato della XII settimana del Tempo Ordinario
  • Ferie del tempo ordinario
  • Opp. S.Cirillo di Alessandria, vescovo e dottore - Mem.fac.(bianco)
    Opp. S.Maria in Sabato - Mem.fac.(bianco)
  • Messa mattutina a scelta. Messa Vespertina tutto come alla Messa di domani
  • Letture : Lam 2,2.10-14.18-19: Grida dal tuo cuore al Signore, gemi, figlia di Sion.
    Salmo 73: Non dimenticare, Signore, la vita dei tuoi poveri.
    Vangelo Mt 8,5-17 Molti verranno dall’oriente e dall’occidente e sederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe.
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    Prima lettura

    Lam 2,2.10-14.18-19

    Grida dal tuo cuore al Signore, gemi, figlia di Sion.


    Dal libro delle Lamentazioni

    Il Signore ha distrutto senza pietà
    tutti i pascoli di Giacobbe;
    ha abbattuto nella sua ira
    le fortezze della figlia di Giuda,
    ha prostrato a terra, ha profanato
    il suo regno e i suoi capi.
    Siedono a terra in silenzio
    gli anziani della figlia di Sion,
    hanno cosparso di cenere il capo,
    si sono cinti di sacco;
    curvano a terra il capo
    le vergini di Gerusalemme.
    Si sono consunti per le lacrime i miei occhi,
    le mie viscere sono sconvolte;
    si riversa per terra la mia bile
    per la rovina della figlia del mio popolo,
    mentre viene meno il bambino e il lattante
    nelle piazze della città.
    Alle loro madri dicevano:
    «Dove sono il grano e il vino?».
    Intanto venivano meno come feriti
    nelle piazze della città;
    esalavano il loro respiro
    in grembo alle loro madri.
    A che cosa ti assimilerò?
    A che cosa ti paragonerò, figlia di Gerusalemme?
    A che cosa ti eguaglierò per consolarti,
    vergine figlia di Sion?
    Poiché è grande come il mare la tua rovina:
    chi potrà guarirti?
    I tuoi profeti hanno avuto per te visioni
    di cose vane e insulse,
    non hanno svelato la tua colpa
    per cambiare la tua sorte;
    ma ti hanno vaticinato lusinghe,
    vanità e illusioni.
    Grida dal tuo cuore al Signore,
    gemi, figlia di Sion;
    fa’ scorrere come torrente le tue lacrime,
    giorno e notte!
    Non darti pace,
    non abbia tregua la pupilla del tuo occhio!
    Àlzati, grida nella notte,
    quando cominciano i turni di sentinella,
    effondi come acqua il tuo cuore,
    davanti al volto del Signore;
    alza verso di lui le mani
    per la vita dei tuoi bambini,
    che muoiono di fame
    all’angolo di ogni strada.

    Parola di Dio

    Salmo responsoriale

    Salmo 73

    Non dimenticare, Signore, la vita dei tuoi poveri.

    R

    O Dio, perché ci respingi per sempre,
    fumante di collera contro il gregge del tuo pascolo?
    Ricòrdati della comunità
    che ti sei acquistata nei tempi antichi.
    Hai riscattato la tribù che è tua proprietà,
    il monte Sion, dove hai preso dimora.

    R

    Volgi i tuoi passi a queste rovine eterne:
    il nemico ha devastato tutto nel santuario.
    Ruggirono i tuoi avversari nella tua assemblea,
    issarono le loro bandiere come insegna.

    R

    Come gente che s’apre un varco verso l’alto
    con la scure nel folto della selva,
    con l’ascia e con le mazze frantumavano le sue porte.
    Hanno dato alle fiamme il tuo santuario,
    hanno profanato e demolito la dimora del tuo nome.

    R

    Volgi lo sguardo alla tua alleanza;
    gli angoli della terra sono covi di violenza.
    L’oppresso non ritorni confuso,
    il povero e il misero lodino il tuo nome.

    R



    Canto al Vangelo (Mt 8,17)


    Alleluia, alleluia.

    Cristo ha preso le nostre infermità e si è caricato delle nostre malattie.

    Alleluia.


    Vangelo

    Mt 8,5-17

    Molti verranno dall’oriente e dall’occidente e sederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe.


    + Dal Vangelo secondo Matteo

    In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò». Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».
    Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, mentre i figli del regno saranno cacciati fuori, nelle tenebre, dove sarà pianto e stridore di denti». E Gesù disse al centurione: «Va’, avvenga per te come hai creduto». In quell’istante il suo servo fu guarito.
    Entrato nella casa di Pietro, Gesù vide la suocera di lui che era a letto con la febbre. Le toccò la mano e la febbre la lasciò; poi ella si alzò e lo serviva.
    Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciò gli spiriti con la parola e guarì tutti i malati, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
    “Egli ha preso le nostre infermità
    e si è caricato delle malattie”.

    Parola del Signore

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