Calendario Liturgico Regionale Siciliano

 

Ciclo Festivo A - Ciclo Feriale Dispari

Colore :Rosso

  • S. Giustino, martire
  • Memoria Obbligatoria
  • Messa propria, pref. comune o della memoria
  • Letture : 2Pt 1,2-7: Dio ci ha donato i beni grandissimi e preziosi a noi promessi, affinché per loro mezzo diventiate partecipi della natura divina.
    Salmo 90: Mio Dio, in te confido.
    Vangelo Mc 12,1-12: Presero il figlio amato, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.
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    Prima lettura

    2Pt 1,2-7

    Dio ci ha donato i beni grandissimi e preziosi a noi promessi, affinché per loro mezzo diventiate partecipi della natura divina.


    Dalla seconda lettera di san Pietro apostolo

    Carissimi, grazia e pace siano concesse a voi in abbondanza mediante la conoscenza di Dio e di Gesù Signore nostro.
    La sua potenza divina ci ha donato tutto quello che è necessario per una vita vissuta santamente, grazie alla conoscenza di colui che ci ha chiamati con la sua potenza e gloria. Con questo egli ci ha donato i beni grandissimi e preziosi a noi promessi, affinché per loro mezzo diventiate partecipi della natura divina, sfuggendo alla corruzione, che è nel mondo a causa della concupiscenza.
    Per questo mettete ogni impegno per aggiungere alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza, alla conoscenza la temperanza, alla temperanza la pazienza, alla pazienza la pietà, alla pietà l’amore fraterno, all’amore fraterno la carità.

    Parola di Dio

    Salmo responsoriale

    Salmo 90

    Mio Dio, in te confido.

    R

    Chi abita al riparo dell’Altissimo
    passerà la notte all’ombra dell’Onnipotente.
    Io dico al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,
    mio Dio in cui confido».

    R

    «Lo libererò, perché a me si è legato,
    lo porrò al sicuro, perché ha conosciuto il mio nome.
    Mi invocherà e io gli darò risposta;
    nell’angoscia io sarò con lui.

    R

    Lo libererò e lo renderò glorioso.
    Lo sazierò di lunghi giorni
    e gli farò vedere la mia salvezza».

    R



    Canto al Vangelo (Ap 1,5)


    Alleluia, alleluia.

    Gesù Cristo, testimone fedele, primogenito dei morti, tu ci hai amati e hai lavato i nostri peccati nel tuo sangue.

    Alleluia.

    Vangelo

    Mc 12,1-12

    Presero il figlio amato, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.


    + Dal Vangelo secondo Marco

    In quel tempo, Gesù si mise a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti, agli scribi e agli anziani]:
    «Un uomo piantò una vigna, la circondò con una siepe, scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano.
    Al momento opportuno mandò un servo dai contadini a ritirare da loro la sua parte del raccolto della vigna. Ma essi lo presero, lo bastonarono e lo mandarono via a mani vuote. Mandò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo insultarono. Ne mandò un altro, e questo lo uccisero; poi molti altri: alcuni li bastonarono, altri li uccisero.
    Ne aveva ancora uno, un figlio amato; lo inviò loro per ultimo, dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma quei contadini dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e l’eredità sarà nostra”. Lo presero, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.
    Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e farà morire i contadini e darà la vigna ad altri. Non avete letto questa Scrittura: “La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi”?».
    E cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. Lo lasciarono e se ne andarono.

    Parola del Signore

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